Un sabato tra paura e responsabilità con Eugenio Borgna e Aldo Bonomi
Alle 16 del 19 ottobre alla Marazza evento finale del Festival della Dignità Umana con due studiosi dell’uomo contemporaneo. Nell’occasione sarà tracciato un bilancio della rassegna 2019 dalla presidente Luisella Ferrari e dal teologo Giannino Piana.
Il Festival della Dignità Umana chiude l’edizione 2019 con un bilancio finale e una riflessione su Paura e responsabilità con Eugenio Borgna, membro del comitato scientifico del festival e psichiatra autori di libri di successo, e Aldo Bonomi, con un intervento della presidente dell’Associazione Dignità e Lavoro, Luisella Ferrari e del teologo Giannino Piana. L’appuntamento è sabato 19 ottobre alle 16 a Borgomanero presso il Salone d’onore Villa Marazza in viale Marazza 5.
L’incontro conclusivo del Festival è quasi un urlo lanciato alla nostra società da parte di due studiosi dell’uomo contemporaneo, studiato nella società e nel sula sua interiorità. Il punto di partenza è la «modernità in polvere, tessuto sociale a brandelli, guerra civile molecolare». Si tratta di partire dalla Grande Crisi nella quale siamo immersi, il più marcato punto di frattura che la società occidentale abbia affrontato nel dopoguerra. Ci siamo dentro e, come sempre avviene, quando si è dentro a qualcosa si fatica a distinguerne i contorni e a individuare una via d’uscita. E allora si fa strada la paura. Ma con responsabilità si possono creare i presupposti per nuove relazioni sociali, tendere una mano ai deboli e preparare un terreno di affrancamento per tutti.
Aldo Bonomi è direttore del Consorzio Aaster dall’84. Ha sempre mantenuto al centro dei suoi interessi le dinamiche antropologiche, sociali ed economiche dello sviluppo territoriale. Editorialista del “Sole 24 Ore”, ha diretto la rivista “Communitas”. Con La Triennale di Milano ha curato diverse mostre di taglio sociale. È autore di numerose pubblicazioni tra cui: Dalla smart city alla smart land (con Roberto Masiero, Marsilio 2014). Dialogo sull’Italia (con Giuseppe De Rita, Apogeo 2014), Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione (con Pierfrancesco Majorino, Bollati Boringhieri 2018)
Eugenio Borgna è primario emerito di psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Milano. È uno degli esponenti italiani di punta della psichiatria fenomenologica. I suoi due ultimi libri sono: La follia che è anche in noi (Einaudi 2019), L’ arcipelago delle emozioni (Feltrinelli 2019).
Il libro più recente di Eugenio Borgna è La follia che è anche in noi (Einaudi 2019). La fenomenologia ha portato a considerare la psichiatria non solo una scienza naturale, ma anche una scienza umana, che nella cura delle interiorità ferite segue sentieri conoscitivi nutriti di gentilezza e di sensibilità, di etica e di umanità, sondando aree solo apparentemente estranee alla psichiatria, ma a questa vicine nel loro comune retroterra emozionale. Le emozioni ferite entrano a fare parte delle diverse forme di sofferenza psichica. Ma le emozioni accompagnano la nostra vita in ogni sua circostanza, si voglia o non si voglia, anche se non sempre ne siamo consapevoli. In questo libro Eugenio Borgna intesse le sue riflessioni sulla psichiatria con frammenti della sua vita «rapsodici e serpeggianti, nei quali sono confluite esperienze lontane e vicine nel tempo».