L’etica per il mondo che verrà
Lectio magistralis di Umberto Galimberti
presentato da Enrico Ferrari
con letture finali di Lucilla Giagnoni
da testi di Giannino Piana
Saluto iniziale di Luisella Ferrari
Nell’età della tecnica non comprendiamo più il mondo a partire da un senso ultimo. La storia non è più inscritta in un fine. L’unica etica possibile è quella che si fa carico della pura processualità: senza meta, come il percorso del viandante. L’etica del viandante si oppone all’etica antropologica del dominio della Terra. A differenza del viaggiatore, infatti, il viandante non ha meta: il suo percorso nomade, tutt’altro che un’anarchica erranza, si fa carico dell’assenza di uno scopo, percorre la terra senza possederla, perché sa che la vita appartiene alla natura. Il filosofo Galimberti in questa lectio ci guida attraverso questi pensieri «ancora tutti da pensare» consapevole che «il paesaggio da essi dispiegato è già la nostra instabile, provvisoria e incompiuta dimora».