Oltre il Jobs Act

venerdì 25 settembre 2015
21:00
Sala SOMS - Borgomanero

Oltre il Jobs Act

Ne discutono: Walter Passerini, giornalista de La Stampa; on. Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali; Franco Chiaramonte, direttore AGENZIA PIEMONTE LAVORO; coordina Giovanni Campagnoli, consulente e formatore.


Walter Passerini, giornalista de La Stampa, autore di La guerra del lavoro: precariato, disoccupazione, licenziamenti, perché nessuno è al sicuro: come trovare lavoro in un conflitto ormai globale

on. Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali

Franco Chiaramonte, direttore AGENZIA PIEMONTE LAVORO

Coordina Giovanni Campagnoli, consulente e formatore, esperto di start-up, autore del libro Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a start-up culturali e sociali


La guerra del lavoro
Ci sono molte guerre del lavoro nel mondo e nei singoli paesi; La Guerra del Lavoro cerca di interpretarle. C’è la guerra dei paesi emergenti contro i paesi ricchi, c’è la guerra contro e dentro l’Europa, ci sono le guerre tra giovani e adulti, tra dipendenti guerra-lavoro pubblici e privati, tra autonomi e professionisti, tra precari e tutelati. Troppe le energie spese in queste guerre.  E poi c’è la grande guerra delle competenze. Vincerà la competizione del futuro chi darà spazio alle idee e alle  conoscenze. Conoscenza, innovazione e internazionalizzazione sono le strade per vincere. La cultura del  lavoro dovrà essere sempre più una cultura del lavoro intraprendente più che del lavoro dipendente. E’  necessario prepararsi. Vanno avviati dei veri servizi al lavoro, per accompagnare chi lo perde verso nuovi  sbocchi. Bisogna decidere quali sono i settori su cui puntare. Il futuro bisogna immaginarlo, se lo vogliamo  costruire. Troppi dormono sulle proprie poltrone. I nuovi servizi al lavoro dovranno formare lavoratori che  puntano sulle proprie competenze e sulla motivazione. Il lavoro non è solo tristezza, dolore, solitudine, sacrifico, dovere. Il lavoro deve esprimere il piacere di lavorare. Non è l’uomo (e la donna) che si devono adattare al lavoro. Ma è il lavoro, pulito e dignitoso, che deve aiutarci a vivere meglio e a ritrovare un senso in quello che facciamo.
Da www.walterpasserini.com

Senza soldi
“È indispensabile dichiarare una vera e propria battaglia culturale a favore del lavoro, che per i nostri padri era un fattore di dignità, di promozione e di coesione sociale.”

senza-soldi SENZA SOLDI sembra l’unica certezza di un futuro sempre più indefinibile. Questo libro, grazie alla più  completa banca dati sulle retribuzioni in Italia, racconta le vicissitudini di operai, impiegati, quadri e dirigenti,  puntando l’attenzione sull’erosione del valore delle paghe e del lavoro, nella generale indifferenza.
La  svalutazione degli stipendi aumenta insieme alla distanza tra chi guadagna molto e chi non ce la fa più ad  arrivare alla fine del mese. Che fare? Bisogna rilanciare una vera questione salariale. Solo così possiamo  salvarci. Questo libro finalmente spiega come. Intanto la politica perde tempo, troppo impegnata a difendere i  propri privilegi.

 

Ricomincio da me
Dal lavoro dipendente al lavoro intraprendente. È questo il cambiamento necessario per affrontare le sfide dei prossimi anni. Solo che le persone, da sole, non sempre ce la fanno. Per questo servono servizi di accompagnamento e una nuova “cassetta ricomincio degli attrezzi”. È questo il nocciolo duro di questo libro, scritto a quattro mani da un esperto di lavoro e da una  psicoioga, che qui giocano il ruolo di accompagnatori, di consulenti di riprogettazione e di carriera. Nella prima  parte viene affrontato il percorso dal vecchio al nuovo mondo del lavoro, con indicazioni concrete su come  cogliere le opportunità in una realtà che è cambiata. Nella seconda parte viene indicato il percorso delle  emozioni, un viaggio dentro se stessi, all’insegna della ricerca della semplicità e della bellezza. Sin dal titolo il  volume svela il suo intento programmatico: “ricominciare da sé” significa da un lato dotarsi di un metodo,  adeguando le culture del lavoro ai mutamenti in corso e individuando nuove strategie, personali e professionali.  Dall’altro lato significa conoscersi e far emergere le proprie vocazioni, in un cammino emozionale spietato ma chiarificatore. Il libro si rivolge a tutti coloro che sono insoddisfatti del loro lavoro, che cercano un nuovo progetto professionale o che sono in qualche modo obbligati a cambiare. Ma può essere utile anche a tutti coloro che entrano per la prima volta nel mercato del lavoro oppure a coloro che decidono che è ora di ricominciare e di mettersi di nuovo in gioco.