Raccontare i diritti attraverso il fumetto: la graphic journalist Ben Mohamed
Incontro pubblico con Takoua Ben Mohamed
TESTIMONIARE PER EDUCARE
Domenica 2 ottobre – 16:00
Borgomanero, Villa Marazza, Fondazione Marazza, viale Marazza 5
Il festival è sensibile al mondo dei giovani tanto quanto alle tematiche sociali e interculturali: per questo è ospite Takoua Ben Mohamed, autrice di graphic novel di origine tunisina. L’autrice ha lasciato il Paese in cui è nata per raggiungere il padre, rifugiato politico, ma più tardi, dopo la Rivoluzione dei Gelsomini che ha abbattuto la dittatura di Ben Ali, quella giovane donna è potuta tornare in Tunisia per rimettere assieme i pezzi della sua storia familiare, per smascherare il funzionamento della macchina repressiva e testimoniare come le donne – le grandi protagoniste della sua storia Sotto il velo – ne fossero oggetto. La sua è una testimonianza forte sull’importanza di un’educazione all’accoglienza e alla comprensione interculturale. Come ha detto in un’intervista, «c’è sicuramente molta autoironia, essenziale perché l’obiettivo in fondo è raccontare l’assurdo che si cela nella quotidianità per qualsiasi donna, a prescindere dal velo e dalle tematiche sociali».
Takoua Ben Mohamed, nata a Douz in Tunisia nel 1991, all’età di otto anni è costretta a raggiungere il padre, rifugiato politico in Italia, e da quel momento cresce a Roma, dove vive tutt’ora. La sua formazione mista, sia nell’ambito del cinema d’animazione che in quello giornalistico, emerge nel suo lavoro di graphic journalist.
Dopo esperienze con associazioni giovanili, culturali e di volontariato, collabora ora con riviste e aziende come freelance e organizzazioni umanitarie, per la realizzazione di reportage a fumetti e laboratori in diversi paesi del mondo, scegliendo il fumetto per parlare di integrazione, cittadinanza, diritti umani, discriminazione, dialogo e culture.
È autrice del catalogo Woman story, e dei libri a fumetti Sotto il velo (2016, BeccoGiallo), La Rivoluzione dei Gelsomini (2018, BeccoGiallo), Un’altra via per la Cambogia (2020, BeccoGiallo), Il mio migliore amico è fascista (2021, Rizzoli), Crescere in Mozambico (2022, BeccoGiallo). È produttrice del Docufilm “Hejab style” per Al-Jazeera documentary channel. Collabora con diversi magazine come “Cinematografo”, “D la Repubblica”, “Piccolo Missionario”, “Confronti”, “7 corriere”, “La Stampa Origami”.