Single Blog Title

This is a single blog caption
20
Set

Dignità umana e comunicazione

La società attuale è da molti definita “società della comunicazione” per l’enorme rilevanza assunta dai processi comunicativi, che coinvolgono pressoché tutti gli ambiti dell’esperienza umana. L’innovazione tecnologica, che si è sviluppata in questi anni con un ritmo sempre più accelerato, ha nella comunicazione il proprio ambito privilegiato. Accanto ai media tradizionali si sono moltiplicati nuovi strumenti – si pensi ai vari social – che consentono di rapportarsi In tempo reale con l’intera famiglia umana.

L’enorme dilatarsi dell’area dello scambio comunicativo – il mondo è diventato da questo punto di vista un “piccolo villaggio” – non si accompagna tuttavia ad un vero approfondimento della comunicazione. Si direbbe anzi – e il dato è assai allarmante – che alla moltiplicazione quantitativa delle comunicazioni (e delle informazioni) corrisponda, paradossalmente, una consistente dequalificazione del comunicare. Le crescenti difficoltà, che si manifestano nei rapporti interpersonali – sono sempre più frequenti le rotture delle relazioni di coppia ed è sempre più faticoso il dialogo intergenerazionale  – , le tensioni conflittuali presenti nella vita sociale – è sufficiente osservare quanto avviene nel campo della politica – e le frequenti contraffazioni della verità che alterano gravemente i processi sociali – basti ricordare qui la vicenda delle fake news – sono altrettanti fenomeni che denunciano una situazione di profondo disagio, che assume talora in alcune frange del mondo giovanile, connotati anche patologici.

Che fare allora? Non si tratta certo di demonizzare i nuovi strumenti della comunicazione: si finirebbe per imboccare una strada anacronistica e perdente. Si tratta di fare realisticamente i conti con essi, ricostruendo le condizioni per uscire dall’attuale stato di incomunicabilità e di isolamento. Il che implica, da un lato, la messa in atto di interventi strutturali e istituzionali che controllino la comunicazione mediale e ne favoriscano un utilizzo corretto e socialmente produttivo; e comporta, dall’altro, l’elaborazione di un progetto culturale e l’attivazione di un’azione educativa, che sappiano favorire la crescita di coscienze capaci di usare correttamente e con parsimonia i nuovi strumenti, non rinunciando a tenere viva quella comunicazione “immediata”, la quale implica un forte coinvolgimento personale, la fatica di un confronto diretto e, in definitiva, una più matura e profonda forma di conoscenza reciproca.

La dignità umana si costruisce anche attraverso l’alimentazione della comunicazione tra le persone, restituendo a ciascuno la possibilità di recuperare la propria identità mediante la costruzione di rapporti veri con l’altro (gli altri) e favorendo lo sviluppo di forme di partecipazione sociale ispirate al dialogo e alla cooperazione. Il Festival della dignità umana si propone di approfondire questi diversi aspetti, offrendo in tal modo il proprio contributo alla costruzione di una convivenza civile ordinata e solidale.

 

Giannino Piana