COME COMUNICARE L’UMANITÀ?
La comunicazione è l’espressione del comunicare, e in vita non è possibile non comunicare, la sola cosa che ci consenta di uscire dalla solitudine, ma è necessario distinguere due diverse forme di comunicazione: quella razionale e astratta, estranea ai contenuti emozionali, e quella animata dalla passione. Lo diceva Giacomo Leopardi: solo se la ragione si converte in passione diviene strumento di conoscenza, e di comunicazione.
È un tema molto importante anche per le giovani generazioni, alle quali si rivolge in modo peculiare il Festival della Dignità Umana. Ma come si parla nelle adolescenze di oggi? Il linguaggio adolescenziale risente del linguaggio della televisione, e ancora di più di quello della comunicazione social e digitale, da cui scompaiono risonanze emozionali, e declinazioni metaforiche, articolazioni tematiche complesse e profonde. On line le parole sono non di rado banali e convenzionali, e gli adolescenti comunicano fra loro in uno slang condizionato dalla comunicazione digitale con le sue informazioni e conoscenze, che nascono e muoiono, si ricreano e si intrecciano, in un carosello infinito di impressioni e di sensazioni. Nella comunicazione e nella percezione digitale non si ha sempre il tempo per riflettere sulle cose che si ascoltano, e si leggono.
Inoltre non è facile vivere senza tenere presenti le fondazioni etiche delle comunicazioni verbali e non verbali, e dobbiamo sempre riflettere su di esse. Siamo sempre consapevoli delle risonanze emozionali che le nostre parole ridestano nei diversi contesti della nostra vita?
Infatti si comunica anche in una condizione umana come è quella della solitudine, e l’abbiamo tutti conosciuta nel tempo della pandemia: sia pure rivivendola in misura diversa in relazione alle nostre diverse condizioni familiari e ambientali. Senza dimenticare l’esperienza della malattia, nel momento in cui si rifletta sulla fragilità e sulla dignità di una persona malata, e ferita nella sua umanità; e allora quanta saggezza è necessaria nel comunicare una diagnosi, e talora nel non comunicarla.
Eugenio Borgna
a nome del Comitato scientifico del Festival
(con Giannino Piana e Giovanni Cerutti, Roberto Cicala, Giulia Cogoli, Davide Maggi)
Citazione da Apro gli occhi e il cuore. Coscienza interiore e comunicazione