Educare al dono

sabato 21 ottobre 2017
16:00
Sala di Comunità Casa Madre Suore Rosminiane - Via P. Fornari 3, Borgomanero

Educare al dono

Guido Brivio

Studioso di Estetica e Pratiche filosofiche, svolge la sua attività di ricerca e insegnamento presso l’Università di Torino.

In che cosa consiste davvero il dono? Donare ci rende liberi o ci lega? Un dono può essere ignorato? Come ci sentiamo dopo che abbiamo ricevuto un dono? Esso esige una reciprocità? Ma come sottrarsi al rischio di ridurlo a uno scambio? Oppure come il perdono – che non è altro che un’intensificazione del dono – esso aspira a essere una manifestazione di gratuità assoluta? Appena lo osserviamo al di là della sua evidenza, il dono come avvento dell’impossibile rivela tutta la sua natura paradossale che non cessa di interrogarci.

 

BIBLIOGRAFIA

paradossi-di-afroditeParadossi di Afrodite. Origine, eros, immagine
Moretti e Vitali, 2017

Queste pagine raccontano una duplice storia. La storia di Afrodite Celeste e Afrodite Terrestre. O forse si tratta di un’unica storia, che si svolge contemporaneamente su due piani e in due mondi diversi. Questa storia, che per diverse vie giunge fino a oggi, comincia lontano, in un passaggio del “Simposio” di Platone, ma la sua vita affonda le radici in un mondo ancora più arcaico, nel mito e nel culto, nella letteratura e nell’arte, nella religione e nel pensiero greco, da Esiodo a Omero e agli orfici, fino ai presocratici e a Platone stesso. Così, nell’esplorare questa vicenda, il nostro sguardo sarà tratto irrimediabilmente indietro, nel tentativo di cogliere in una visione retrospettiva un fenomeno originario, e al tempo stesso proiettato avanti, per cercare di afferrarne di volta in volta le conseguenze di questa pathosformel, di questa vera e propria icona del sentire che Afrodite è e che non ha mai cessato di determinare la storia della nostra civiltà e della nostra psiche. Perché la storia di Afrodite – che è al tempo stesso la storia della bellezza e del potere dell’immagine, dell’origine di eros e del mondo – è la storia dell’Occidente ma anche la storia che l’Occidente ama raccontarci, le cui implicazioni continuano ad agire incessantemente su di noi.


labirintoIl labirinto di Narciso. Sade e Nietzsche nei simulacri di Pierre Klossowski
Moretti e Vitali, 2015

Creatore infaticabile attraverso la parola filosofica, la narrazione romanzesca e l’immagine pittorica di simulacri – cioè di luoghi in cui le intensità vitali possano svelarsi – Klossowski percorre da un capo all’altro il ventesimo secolo, nella sua devozione irriducibile per quelle forze, talora passioni, talora intuizioni, che abitano l’anima umana, restituendola enigmaticamente al suo senso. Condotto attraverso lo sguardo di due figure cardine del pensiero eterodosso occidentale – Sade e Nietzsche – riflesse nello specchio inquietante del più inclassificabile dei pensatori francesi contemporanei, l’occhio del lettore è invitato a un viaggio che lo spinge a interrogarsi sul significato dell’immagine e della fantasia, dell’eros e del corpo, del tempo e del mito, seguendo le tracce di un doppio sentiero in cui dispersione e raccoglimento, volontà e abbandono, parola e silenzio divengono i termini di un itinerario paradossale come unica via possibile all’esperienza dell’indicibile.


liberta-amoreLibertà dell’amore
Moretti e Vitali, 2014

Quali sono i confini dell’amore? Il volto della persona amata sembra disegnarli e al tempo stesso dissolverli, rendendo impossibile alle nostre carezze di afferrarli. Eppure in quell’istante si produce in noi qualcosa che va al di là dei confini di quella mano e di quel volto, qualcosa che ci permette di sfiorare i confini dell’amore, mentre le onde che provengono dalla sua riva ci risvegliano a questo volto segreto ed evidente il cui “sorriso e le lacrime si possono vedere soltanto in filigrana, come per effetto di trasparenza”. In un viaggio autobiografico, narrativo e filosofico Guido Brivio esplora instancabilmente le pieghe di un volto lungamente amato, ritratto in “cinque immagini che non si vedranno mai”. Le parole e le immagini che ne risultano, che sono la traccia di quell’amore, costituiscono una sorta di diario spirituale di un’esperienza estrema che si inscrive nel solco di una tradizione antica, l’amore platonico, rinnovata al di là dello stereotipo della negazione del corpo, nella scoperta lancinante che “l’amante e l’amato si dissolvono nell’amore stesso”.


 

paradoxaParadoxa Aphroditae. Le origini antiche della duplice dea e l’amor platonico
Il Nuovo Melangolo, 2008

II libro di Guido Brivio è interamente dedicato alla dea dell’amore, della bellezza, della sessualità e della lussuria, nella sua duplice forma: Afrodite Celeste e Afrodite Terrestre. Si tratta di un libro filosofìco scritto come un romanzo, che narra la duplice storia e le vicende di Afrodite, dalla Grecia antica ai giorni nostri. Questa storia comincia lontano, in un passaggio del “Simposio” di Platone, il dialogo dedicato all’Eros. Così, il nostro sguardo è tratto contemporaneamente indietro, per cogliere le radici di questo fenomeno, e proiettato in avanti, per afferrarne di volta in volta le implicazioni che continuano ad agire su di noi. Perché la storia di Afrodite è la storia dell’Occidente, una storia che ci racconta dell’Occidente ma anche la storia che l’Occidente ama raccontarci.