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26
Set

Grazie al libro postumo di Giannino Piana il Festival della dignità riflette sulle nuove frontiere del fine vita con proposte per il futuro

di Marta Marcora

In occasione della decima edizione del Festival della Dignità Umana, quest’anno dedicata alla memoria di Giannino Piana, uno dei fondatori, il Festival gli rende omaggio con la pubblicazione postuma del suo libro, L’ultimo orizzonte, in cui Piana esplora il delicato tema del fine vita. Questo articolo vuole quindi offrire una panoramica sull’evoluzione del dibattito italiano, ripercorrendo i momenti chiave che ne hanno segnato lo sviluppo sociale e analizzando la copertura mediatica che lo ha caratterizzato negli ultimi anni.

Dopo i casi Welby, Englaro e dj Fabo

Dopo i casi emblematici di Piergiorgio Welby (2006)[1] ed Eluana Englaro (2009)[2], il dibattito sul fine vita in Italia si è riacceso nel 2017 segnato da due eventi cruciali: l’approvazione della legge 219/2017, che regolamenta il consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento[3]; e la scomparsa di Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo, recatosi in Svizzera per avvalersi del suicidio assistito, accompagnato dall’esponente radicale Marco Cappato[4]. Dopo essersi autodenunciato alle autorità italiane, Cappato fu accusato ai sensi dell’articolo 580 del Codice Penale, redatto in epoca fascista, che equipara e punisce l’istigazione e l’aiuto al suicidio con pene dai 5 ai 12 anni. In seguito a questi eventi, la Corte Costituzionale, nel 2018, sospese il processo a Cappato ed invitò il Parlamento ad intervenire, concedendo undici mesi per regolamentare il fine vita dopo aver dichiarato che “l’attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione”[5]. In assenza di una risposta parlamentare, la Corte si pronunciò nuovamente il 24 settembre 2019, con la sentenza n. 242/2019 dichiarando “non punibile, a determinate condizioni, chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio”[6] aprendo così l’iter legislativo e ribadendo la necessità di un intervento normativo[7].

Questi eventi non solo hanno sollevato questioni giuridiche ed etiche, ma hanno anche attirato una forte attenzione mediatica, che ha contribuito in modo significativo ad orientare una parte dell’opinione pubblica sul fine vita in Italia.

Il dibattito sull’eutanasia e il suicidio assistito

Il dibattito sull’eutanasia e il suicidio assistito ha trovato ampio spazio su testate come Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa, che non solo hanno fornito una panoramica esaustiva degli sviluppi legali, ma hanno anche dato voce ai principali protagonisti in campo. In prima linea nel sostegno alla legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito si colloca l’Associazione Luca Coscioni[8], di cui Filomena Gallo e Marco Cappato sono rispettivamente segretaria e tesoriere, affiancata dalla sinistra radicale di Emma Bonino e Più Europa[9]. Questi attori, impegnati in un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, promuovono una legge che garantisca il diritto all’autodeterminazione dell’individuo in materia di fine vita.

Sul versante opposto si schiera, invece, la Chiesa Cattolica, che difende la sacralità della vita e considera l’eutanasia e il suicidio assistito una negazione della solidarietà sociale[10]. Seguendo le parole di Papa Bergoglio, secondo cui “essere cristiano significa custodire la vita propria e la vita degli altri”[11], la Chiesa si oppone fermamente a queste pratiche, posizione sostenuta anche da esponenti della destra come Antonio Tajani, Simone Pillon e Fratelli d’Italia[12]. Tuttavia il dibattito politico si rivela più complesso di quanto possa sembrare, come evidenziano le voci discordanti all’interno del Partito Democratico[13], l’emergere di una destra più progressista rappresentata da Luca Zaia[14], e la presenza di membri del clero più aperti e dialoganti rispetto al tema[15].

L’attenzione dei media al dibattito

Oltre alla dimensione politica, la stampa ha svolto un ruolo cruciale nel dibattito sull’eutanasia offrendo anche una prospettiva più intima e umana, grazie a testimonianze dirette e casi emblematici. Tra i più significativi, spiccano la vasta copertura mediatica del caso di Federico Carboni[16], noto come Mario, che nel 2022 è diventato il primo italiano a ottenere l’accesso legale al suicidio assistito, e quello di Sibilla Barberi (2023)[17], a cui tale richiesta è stata negata in Italia, spingendola a recarsi in Svizzera.

Le testate giornalistiche si sono inoltre impegnate a chiarire aspetti ed informazioni fondamentali sul tema, pubblicando articoli che illustrano le differenze tra eutanasia e suicidio assistito[18], spiegano cosa sia il biotestamento e forniscono indicazioni pratiche per redigerlo[19]. Queste iniziative editoriali si sono dimostrate particolarmente meritevoli, soprattutto alla luce della scarsa consapevolezza diffusa tra la popolazione italiana, dovuta all’assenza di campagne informative da parte del Ministero. Come evidenzia un’indagine condotta dall’Associazione Luca Coscioni, a cinque anni dall’entrata in vigore della normativa sul testamento biologico, solo lo 0.4% degli italiani lo ha depositato.[20]

Un’altra importante opera di divulgazione mediatica ha riguardato le cure palliative, tematica strettamente legata al dibattito sul fine vita e oggi sostenuta anche da esponenti del mondo cattolico[21]. Il termine palliazione comprende un ampio insieme di interventi mirati ad alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie terminali. Tra queste pratiche rientra anche la sedazione palliativa profonda e continua, misura oggi consentita dalla legge 219/2017 sul biotestamento[22]. Un ruolo centrale e costante nelle attività di sensibilizzazione, formazione ed informazione su questo tema è svolto da Vidas, organizzazione leader nell’assistenza ai pazienti in fase terminale[23]. A testimonianza dell’importanza crescente di questo settore, nel 2021 è stata istituita presso l’Università Statale di Milano la prima cattedra universitaria in Medicina e Cure Palliative[24].

Inoltre, la stampa ha anche promosso campagne sociali, tra cui la raccolta firme organizzata, tra gli altri, dall’Associazione Luca Coscioni per il Referendum Eutanasia Legale (2022)[25].

Il crescente divario tra coscienza sociale e immobilismo politico

Il quadro mediatico mette in luce il crescente divario tra coscienza sociale e immobilismo politico. Attraverso la pubblicazione di dati che attestano l’aumento del consenso per la legalizzazione del suicidio assistito e dell’eutanasia[26], oggi il 74% degli italiani è favorevole[27], la stampa sottolinea l’urgenza di un intervento legislativo e normativo sul fine vita, evidenziando la pressione sociale che ne deriva. Al contempo però documenta anche il persistente silenzio parlamentare, del quale emblematico episodio è stato il “desolante spettacolo di un’aula semivuota”[28] durante la seduta del 13 dicembre 2021, dedicata alla proposta di legge sul fine vita[29]. Questa situazione ha portato oggi ad un “federalismo del fine vita”[30] in cui le Regioni procedono autonomamente nel tentativo di regolamentare la questione in assenza di una direttiva nazionale. In molti casi, il testo di riferimento per le proposte legislative è il progetto “Liberi Subito”, elaborato dall’Associazione Luca Coscioni[31] e già presentato in diverse Regioni italiane. Tale proposta mira a garantire tempi e procedure certe per l’attuazione del suicidio medicalmente assistito, cercando di colmare il vuoto normativo esistente a livello nazionale.

Parallelamente alla crescente copertura mediatica del dibattito sul fine vita, anche la letteratura accademica italiana ha manifestato un marcato interesse verso la tematica. Questa tendenza è attestata dall’incremento di pubblicazioni in merito su riviste specializzate, come il BioLaw Journal – Rivista di BioDiritto. L’interesse accademico si è esteso a diversi ambiti disciplinari, tra cui il diritto, dove emergono analisi e riflessioni sulle implicazioni giuridiche del fine vita[32]; la gestione medico-sanitaria, con particolare riferimento alla responsabilità e alle pratiche del personale medico[33]; e la bioetica, ambito nel quale si inserisce L’ultimo orizzonte di Giannino Piana, che offre un importante contributo alle riflessioni morali e filosofiche sul tema del fine vita.

Marta Marcora

 

Bibliografia

Baldini, G. (2018). Prime riflessioni a margine della legge n. 219/17. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto, (2), 97–152.

Benciolini, P. (2023). Aiuto medico a morire: “obiezione di coscienza” “o “scelte in coscienza”?. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto, (1), 183–186.

Bin, R. (2019). La Corte, i giudici e la dignità umana. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto, (2), 1–5.

Parozzi, M., Ferrara, P., Granata, C., Di Prisco, L., Celeri, G., Destrebecq, A., & Terzoni, S. (2021). Eutanasia e Suicidio assistito: indagine sulla percezione del personale infermieristico. Professioni Infermieristiche74(3), 160–165

Pessina, A. (2020). Darsi la morte: alcune riflessioni filosofiche su suicidio e suicidio medicalmente assistito. Rivista Di Filosofia Neo-Scolastica, 112(3), 825–838.

Pizzetti, F. G. (2019). L’ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale, pronunciata nel corso del “Caso Cappato”, e il diritto del paziente che rifiuta le cure salvavita a evitare un’agonia lenta e non dignitosa. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto, (2), 151–170. 

Prisco, S. (2018). Il caso Cappato tra Corte Costituzionale, Parlamento e dibattito pubblico. Un breve appunto per una discussione da avviare. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto, (3), 153–170.

Rossi, E. (2019). Obiettare è boicottare? L’ambiguità dell’obiezione di coscienza e i fini dell’ordinamento. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto, (2S), 125–142.

Sesta, L. (2023). Lo scudo e la spada. Una lettura bioetica della sentenza 242/2019 in materia di suicidio assistito. Bioetica(2), 243-265.

Vettori, N. (2020). Suicidio assistito e amministrazione sanitaria. Note a prima lettura sulle prospettive aperte dalla Corte costituzionale. BioLaw Journal – Rivista Di BioDiritto , (1), 225-230.

Bisceglia F. P. (2019). Un possibile principio di risposta legislativa alle domande concernenti la dignità nella fase finale della vita. Diritto penale contemporaneo, (3), 105-117.

 

[1] “Quindici anni fa moriva Piergiorgio Welby, il primo malato ad ottenere il fine vita legale.” La Repubblica, 19/12/2021.

[2] “Englaro “Eluana è viva perché dieci anni fa ci ha insegnato a dire no”.” La Repubblica, 07/02/2019.

[3] “Il biotestamento è legge, ok definitivo in Senato. La Cei: «Valutazione non positiva, non siamo d’accordo».” Corriere della Sera, 14/12/2017.

[4] “La Storia Di Dj Fabo E Il Processo a Marco Cappato.” La Stampa, 24/09/2019.

[5] “Per i giallo-rossi il caso “Fine vita”: 20 giorni per decidere.” La Repubblica, 06/09/2019.

[6] “CORTE COSTITUZIONALE; «Fine vita», la Consulta: «Non è punibile chi agevola il suicidio assistito».” Corriere della Sera, 25/09/2019

[7] “Ferme 10 proposte, le Camere in stallo.” Corriere della Sera. 26/09/2019.

[8] “Nel nome di Coscioni ci battiamo per i diritti. Vent’anni a fare le veci della politica sorda.” La Repubblica, 13/12/2022.

[9] “La serata al don bosco; Roma, «Liberi fino alla fine», il concerto per l’eutanasia legale. Bonino: Vivere o è libertà o non è».” Corriere della Sera, 20/09/2019

[10] “Cappato: sul fine vita un verdetto politico Amato: che cattiveria.” Corriere della Sera, 17/02/2022.

[11] Ibidem.

[12] Ibidem; “Fine vita, il «nemico» Pillon sarà tra i relatori.” Corriere della Sera, 27/04/2022.

[13] “Ferme 10 proposte, le Camere in stallo.” Corriere della Sera. 26/09/2019.

[14] “Il Veneto va alla conta sul suicidio assistito Zaia, un sì che divide.” La Repubblica, 15/01/2024; “L’INTERVISTA LUCA ZAIA; «Dall’amore al fine vita, sogno che crescano le libertà Sì agli Stati Uniti d’Europa».” Corriere della Sera, 19/11/2023.

[15] “L’intervista; «La Chiesa mi ha sospeso ma su aborto, gay e fine vita i parrocchiani sono con me».” Corriere della Sera, 5/10/2022.

[16] “Antonio e il suicidio assistito Via libera al farmaco per morire.” Corriere della Sera, 18/08/2022; “Delitti & castighi; La strada insidiosa del ddl che non c’è.” Corriere della Sera, 20/06/2022; “Senigallia ; La storia di «Mario», Federico Carboni, il primo suicidio assistito in Italia. La madre: «Ha fatto tutto quello che doveva».” Corriere della Sera, 17/06/2022; “Mario, ecco il farmaco per morire “La Asl ha deciso: sono sollevato”.” La Repubblica, 12/02/2022; “Il ministro Speranza: “Caro Mario, sostengo la tua battaglia. Le Asl garantiscano il suicidio assistito”.” La Stampa, 12/09/2021.

[17] “Suicidio assistito, l’attrice Sibilla Barbieri è morta in Svizzera. La Asl di Roma glielo aveva negato.” Corriere della Sera, 06/11/2023; “Sibilla Barbieri, parla il figlio: “Ho accompagnato mia madre a morire. Che delusione il no del mio Paese”.” La Repubblica, 08/11/2023; “L’ultimo viaggio di Sibilla.” La Stampa, 07/11/2023.

[18] “DOMANDE E RISPOSTE; Fine vita, cosa cambia dopo la sentenza della Corte Costituzionale. Eutanasia e sedazione: la guida.” Corriere della Sera, 25/09/2019.

[19] “Il punto; testamento biologico ancora «sconosciuto».” Corriere della Sera, 12/12/2019; “Fine vite, una legge inapplicata. Solo 185 mila italiani hanno fatto il testamento biologico: ecco come fare e gli ostacoli burocratici da superare.” La Stampa, 31/01/2023.

[20] “Testamento biologico, ancora sconosciuto dagli italiani: solo lo 0,4% sa cos’è.” La Repubblica, 21/02/2023.

[21] “Il dibattito; La Chiesa e il fine vita: «Ora più cure palliative».” Corriere della Sera, 19/02/2022; “Vincenzo Paglia: “Va evitato l’accanimento terapeutico ma la Chiesa non accetterà mai l’eutanasia”.” La Stampa, 14/08/2021.

[22] “Guardamagna (Ieo); «È un peso dire di no a chi mi chiede questo aiuto».” Corriere della Sera, 26/09/2019.

[23] “lo studio ; Cure palliative, cosa sono e a cosa servono: gli italiani oggi ne sanno molto di più.” Corriere della Sera, 08/11/2023.

[24] Ibidem.

[25] “Eutanasia legale, raccolte le 500 mila firme per il referendum.” Corriere della Sera, 16/08/2021; “Referendum eutanasia, superata la soglia delle 750mila firme.” La Repubblica, 25/08/2021; “Eutanasia, parte oggi la raccolta firme per il referendum.” La Stampa, 18/06/2021.

[26] “Tre italiani su quattro favorevoli all’eutanasia.” La Stampa, 17/07/2020; “Fine vita: il 93% degli italiani chiede una legge sull’eutanasia.” La Repubblica, 01/10/2019.

[27] “Suicidio assistito: il 74% degli italiani è favorevole. Ragioniamo sull’eutanasia.” Corriere della Sera, 07/03/2024.

[28] “Così la politica abdica al suo ruolo.” La Stampa, 14/12/2012.

[29] “Fine vita, Parlamento ingolfato e irresponsabile.” La Stampa, 14/12/2021.

[30] “Diritti civili: dalla maternità surrogata al suicidio assistito, cosa succederà nel 2024?.” Corriere della Sera, 29/12/2023.

[31] “Proposta” Home – Liberisubito.it

[32] Baldini, 2018; Bin, 2019; Bisceglia, 2019; Pizzetti, 2019; Prisco, 2018; Rossi, 2019

[33] Benciolini, 2023; Parozzi et al., 2021; Vettori, 2020